17 Agosto 2010
UN PREZZO GIUSTO PER IL LATTE OVINO

Si è deciso di avviare la mobilitazione in tutte le Regioni interessate alla produzione di latte di pecora, in testa la Sardegna, ma anche realtà produttive come Lazio, Toscana e Sicilia. Al tavolo romano c’era anche Aldo Mattia, attuale direttore di Coldiretti Lazio e delegato confederale di Coldiretti Sicilia.
Due i fronti cui si guarderà con la grande mobilitazione: uno politico-istituzionale, con l’individuazione del ruolo e della responsabilità che le istituzioni hanno e possono avere nella “vertenza-latte ovino”, l’altro legato al mercato, sul quale è del tutto inadeguato il prezzo che l’industria di trasformazione riconosce a chi produce la materia prima.
“L’incontro a Roma, alla presenza del nostro presidente Marini, in data 17 agosto, è un passo di straordinaria importanza”, commenta Marco Scalas, l’allevatore di ovini di Assemini che presiede la Coldiretti sarda. “Il latte non può essere pagato a un prezzo che non ripaga nemmeno i costi di produzione. Coldiretti coinvolgerà il ministro Galan e il Governo tutto, ma è dal Consiglio regionale sardo”, aggiunge Scalas, “che ci aspettiamo l’approvazione, immediata, del disegno di legge della Giunta destinato a rilanciare il settore primario”.