L’agricoltura dal 2000 al 2010 ha perso inesorabilmente 30.000 imprese. Si è passati dalle 90.000 del 2000 a 60.000  nel 2010. Solo tra il 2008 e il 2009 il numero degli occupati è sceso da 38.000 a 34.000 e l’export dei prodotti dell’agricoltura e della pesca registrano un – 17%!!
 
Mentre registriamo un saldo migratorio negativo di oltre 5.800 unità e con l’economia della Sardegna che frena su tutti i settori la possibilità di recuperare le risorse della vertenza entrate può rappresentare un reale volano di sviluppo per il futuro. Occorre non frenare il pressing sul governo affinché, proprio nel rispetto del federalismo che vogliono proporre, quanto spetta ai Sardi ritorni in Sardegna!!
 
“La ripresa del tavolo attraverso l’attivazione della Cabina di regia è certamente un primo segnale positivo” afferma Luca Saba “ma occorre che la Regione sposi un vero e proprio PIANO DI RINASCITA PER LA SARDEGNA che non riguardi solo l’agricoltura ma tutti i settori produttivi che si intendono strategici per il futuro della Sardegna.”
 
“La Regione Sarda, certamente anche con la collaborazione delle rappresentanze, deve dare un indirizzo chiaro all’economia della Sardegna” afferma Scalas, “le imprese devono avere chiaro non solo gli strumenti e le finanze di un nuovo piano di sviluppo ma soprattutto hanno necessità di essere orientate in un momento di confusione come questo.”
 
 “Pensiamo ad un giovane - riprende Saba -  che, anche se di fronte alla possibilità di sfruttare un prestito d’onore per avviare un’attività d’impresa, non sa oggi dove investire, perché il Sistema che deve sostenere ed orientare l’economia Sarda oggi non risponde. Occorre dire ai giovani dove bisogna investire: agricoltura, artigianato, terziario, energie rinnovabili? Quale strada e quale futuro la Regione sta disegnando per questi settori? Per i giovani, ma per tutta la Sardegna, serve oggi non solo un sostegno economico ma anche un chiaro indirizzo produttivo che rappresenta la linea d’investimento del futuro della Regione Sarda; questo indirizzo lo può dare solo la Giunta regionale.”
 
Coldiretti Sardegna chiede al Presidente Cappellacci che tutti gli sforzi futuri vengano orientati proprio alla costruzione comune, insieme alle rappresentanze dei lavoratori e delle imprese, di un Nuovo piano di rinascita che possa ridare speranza ai sardi.
 
 
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