"Un importante risultato ottenuto per i nostri agricoltori, per il territorio e per le comunità locali”. Così Coldiretti Sardegna interviene sulla notizia dell’accensione dell’infrastruttura che sta permettendo, da questa mattina, il travaso dell’acqua dalla diga del Tirso al Flumendosa che fino a oggi era in grave deficit di capienza. Una buona notizia che arriva dopo le recenti segnalazioni da parte di Anbi Sardegna, del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale e di Coldiretti Sardegna che avevano denunciato lo sversamento a mare dell’acqua del Tirso, diga che aveva superato il limite di guardia, con il conseguente spreco della preziosa risorsa.
PASSI AVANTI. “Pur permanendo le criticità su una stagione irrigua non facile con le restrizioni in atto anche a causa di un inverno particolarmente difficile sul fronte climatico, questa notizia rappresenta un passo avanti davvero molto importante contro gli sprechi e per il raggiungimento di un obiettivo che dà giovamento a tutto il sistema irriguo del Sud Sardegna - sottolinea Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna - lo sversamento a mare non solo rappresenta una perdita grave per il bene primario: l’acqua, ma anche una sconfitta per le politiche di settore a causa dello spreco di acqua che continua a viaggiare su livelli che si aggirano al 40% per via di condotte obsolete e per scelte miopi - aggiunge - senza dimenticare le gravissime ripercussioni sull’economia delle nostre aziende agropastorali che non potendo irrigare rischiano di veder compromesso il loro raccolto, di subire rincari dei costi di gestione d'impresa e di conseguenza ridurre le loro marginalità”.
INFRASTRUTTURE. Una notizia positiva salutata con favore anche dal direttore Coldiretti Sardegna, Luca Saba: "Questo risultato ottenuto conferma l’ottimo lavoro di sinergia che stanno facendo il Consorzio di Bonifica, l'Anbi e tutto il sistema dell’agricoltura sarda - sottolinea - nonostante questa importante notizia, però, è necessario che l'utilizzo di queste interconnessioni diventino strutturali in tutta l’isola, evitando che in futuro si debba disperdere e sversare a mare anche un solo litro d'acqua”.
POLITICHE. Motivo in più per rilanciare quanto Coldiretti sta dicendo da tempo, ovvero "il necessario e maggiore coinvolgimento diretto degli agricoltori nella gestione del sistema idrico sardo - aggiunge Giorgio Demurtas, presidente di Coldiretti Cagliari - come abbiamo proposto anche nel nostro documento programmatico, la gestione del cambiamento climatico non può prescindere da un virtuoso governo dell’acqua - conclude - conservandola meglio, riducendo gli sprechi, garantendo interconnessione dei bacini, ampliando le zone irrigue e puntando sull’energia idroelettrica generata dalle dighe per abbattere i costi agli agricoltori”.