24 Novembre 2010
PROTESTA PASTORI: SU LEGGE TRUFFA TAVOLO AGRICOLO SENZA AGRICOLTORI

La legge “truffa” approvata dal Consiglio Regionale della Sardegna, ideata per risolvere strutturalmente i problemi della pastorizia e dell’agricoltura sarda, è il frutto, in realtà, di molte debolezze, la più grave delle quali è quella della politica, incapace di gestire psicologicamente una contestazione forte e costretta a chiudere velocemente un obbrobrio sul piano giuridico e politico, tanto da lasciare tutti scontenti. Poco conta se qualche sigla ha apposto la propria firma senza ancora rinnegarla, come è avvenuto per altri, anche perché – sottolineano Coldiretti e Cia – non sono le sigle che devono essere contate ma le pecore e il numero delle aziende e qui il conto è presto fatto: oltre l’80% della pastorizia e dei pastori sardi ad oggi li associano Coldiretti e Cia – una fetta importante non è associata a nessuno – e Coldiretti e Cia non hanno mai firmato accordi ed hanno da sempre denunciato la truffa.
 
Per quanto riguarda il ristoro economico alle imprese dalla legge sostengono - Coldiretti e Cia – sono previsti solo spicci, vere elemosine di cui beneficeranno, tra l’altro, solo la metà dei pastori(gli altri sono esclusi), sempre che arrivino davvero e arrivino in tempi stretti. Ma è soprattutto scandaloso che la Regione abbia messo sul piatto un centinaio di milioni per la filiera ( aggregazione, promozione, polverizzazione del latte) oltre ai 6 milioni (pochissimi!) per il ritiro del prodotto, che dovrebbero aggiungersi però a quelli nazionali per arrivare ad una cifra di 20 -25 milioni di euro ed un totale di 125 milioni di euro di interventi, senza strappare neanche il minimo impegno sul prezzo del latte, il minimo impegno su un contratto che possa dare qualche garanzia agli allevatori. In sostanza, tanti soldi spesi ma con il rischio, quasi la certezza che il prezzo del latte non aumenti quanto necessario, anzi non aumenti affatto e con i soldi finiti nelle mani dei soliti noti(quelli peraltro responsabili del dramma della pastorizia) e pastori disperati ancora una volta in mezzo alla strada.
 
Quanto alle convocazioni “dell’ultimo momento” per partecipare all’incontro presso la Presidenza della Giunta per la discussione sulla presentazione dei bandi della L.15/2010, ribadiamo ancora una volta che non possiamo condividere i percorsi applicativi di una legge che  contestiamo, poiché farlo equivarrebbe accettarla, anche nella sostanza. E poi siamo stanchi di ricevere convocazioni prima a mezzo stampa e poi formalizzate qualche ora prima dell’incontro e sentirsi successivamente tacciati come irresponsabili perché non vi partecipiamo. Che facciano pure! Hanno già dimostrato nei fatti che il contributo delle associazioni non lo gradiscono e ci domandiamo come si possa procedere senza la presenza di chi rappresenta oltre l’80% dell’agricoltura della Sardegna. Una mobilitazione senza sconti sarà la nostra risposta.