5 Novembre 2010
PROTESTA PASTORI: REGIONE SARDEGNA BLEFFA SU CONTI

Nella proposta formulata dal presidente della Giunta della Regione Sardegna mancano - denunciano Coldiretti e CIA-  tre cose fondamentali:
·        Non viene previsto nessun accordo sulla definizione del prezzo del latte;
·        spariscono i soldi che la regione aveva destinato al ritiro del pecorino romano;
·        dei 130 milioni che vale la proposta solo 10 milioni per tre anni vanno direttamente ai pastori svelando che l'accordo firmato da Cappellacci è privo di copertura finanziaria in quanto ne servirebbero quattro volte tanto per rispettare gli impegni; 
 
Il senso di responsabilità che appartiene alla nostra storia non ci consente di accettare che - continuano la Coldiretti e CIA - vengano presi in giro i pastori e gli agricoltori sardi con una proposta i cui contenuti sono ben lontani da quelli che si vogliono far apparire. Non possiamo accettare che compromessi al ribasso costruiti sulla buona fede del popolo dei pastori e degli agricoltori, dettati dalla necessità di chiudere solo nella forma una vertenza che nella sostanza rimarrebbe tutta in piedi, compromettano l’unico e solo obiettivo che - precisano Coldiretti e CIA- ha accompagnato ed accompagna la mobilitazione: ottenere risposte ed interventi concreti per la pastorizia e tutte le imprese agricole.
 
Riteniamo che la prima omissione di verità, per non chiamarla bugia, sta nell’aver comunicato che ciascuna azienda percepirà 2500 euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012. Con una semplice moltiplicazione per le circa 16.000 aziende ovi caprine esistenti  si capisce che i conti non tornano, occorrerebbero infatti oltre 40 milioni di euro ad anno, nei fatti leggendo la proposta di legge richiamata nell’accordo  si evince che i milioni stanziati sono solo 10 ad anno e i 2500 euro si riferiscono al  massimale ad azienda erogabile, ovvero o arriveranno solo 600 euro ad azienda o solo un quarto delle aziende percepirà i 2500 euro. Comunque la si legga  una vera  presa in giro e un arretramento rispetto a quanto già trattato e da noi rifiutato.
E ieri sera c’è stata purtroppo la conferma a tutto ciò, infatti a domanda se i 2500 euro fossero per tutte le aziende pastorali, vi è stata la smentita del Presidente Cappellacci “non ho mai detto questo”.
A questo punto Coldiretti e CIA hanno evidenziato che non essendoci stata alcuna smentita fino ad oggi, tutti i pastori sardi sono convinti di ricevere entro il 31/12/2010 i primi 2500 euro, ed ora è bene che sappiano che non è vero.
Se il presidente avesse confermato l’impegno ad erogare i 2500 euro annui per tre anni, questa sarebbe stata per noi una buona base di partenza per dibattere sugli altri articolati che costituiscono la nostra piattaforma.