Manca ancora l’ufficialità, ma sul fatto che la nuova Pac slitterà di almeno un anno ci sono ormai pochi dubbi. Le difficoltà a raggiungere un accordo sul quadro finanziario e altri intoppi hanno di fatto reso impossibile una partenza nel 2014 del periodo di programmazione.
Uno slittamento che sarà comunque scandito da una intensa “road map”: i primi giorni di febbraio dovrebbero portare all’approvazione del Quadro Finanziario Pluriennale, mentre le trattative in essere dovrebbero concretizzarsi entro il primo semestre del 2013 con un accordo sulle proposte legislative propedeutico alla stesura dei regolamenti di attuazione.
La Posizione della Sardegna
La partita della PAC per la Sardegna si giocherà tutta in Conferenza Stato Regioni.
Sarà in quella sede che si deciderà la ripartizione dei fondi tra le regioni italiane, e la Sardegna, sulla scia del buon risultato in termini di performance di spesa degli ultimi due mesi sul PSR, dovrà presentare una proposta forte, che tuteli e difenda le prerogative di un’agricoltura che deve essere sempre più centrale nella strategia di rilancio dell’economia isolana.
Siamo in forte ritardo sull’elaborazione di proposte per il nuovo periodo di programmazione – sostiene Battista Cualbu, Presidente di Coldiretti Sardegna – e lo slittamento dell’avvio dei programmi gioca a nostro favore. Tuttavia è indispensabile non perdere altro tempo.
Le proposte
La nuova PAC è una delle chiavi di volta per il rilancio dell’economia Sarda - spiega Cualbu – specie in un momento in cui una crisi senza precedenti sta mettendo in ginocchio l’intero sistema produttivo isolano. Occorre in tal senso progettare un vero e proprio “Piano di Rinascita”, che metta le basi per costruire quello che sarà il volto sociale ed economico della nostra Isola nei prossimi 50 anni.
Tale piano – prosegue Cualbu – non può che avere come elemento centrale l’agricoltura. Appare allora evidente come una PAC a misura di Sardegna diventi uno strumento indispensabile per il rilancio del settore agricolo, in un’ottica di interconnessione con turismo ed artigianato. Con un preciso obiettivo: arrivare ad una “new economy” incentrata sull’enorme ricchezza paesaggistica del territorio Sardo, e sulle sue peculiarità in termini di produzioni agricole, agroalimentari ed artigianali.
Le richieste
La possibilità di avere una PAC a misura di Sardegna - spiega Cualbu - avrà come momento fondante, successivamente alla definizione dei regolamenti, il contributo e l’apporto di idee che le diverse Regioni Italiane proporranno in sede di Conferenza Stato-Regioni. Questo momento rende indispensabile l’immediato avvio di un confronto che veda Regione Sardegna e Organizzazioni Professionali Agricole impegnate all’unisono nell’analisi delle criticità e nella definizione delle proposte da portare al tavolo con le altre Regioni. Il tutto come punto di partenza per definire un percorso di programmazione in cui i diversi fondi comunitari diventino i tasselli di un mosaico più ampio: la nostra isola in una prospettiva di lungo periodo.
Per tali motivi – conclude Cualbu - chiediamo all’Assessore Cherchi di attivare in tempi stretti un tavolo di confronto sulle tematiche della prossima Politica Agricola Comune, con l’obiettivo di definire una proposta su un tema che rappresenterà sicuramente una delle chiavi per costruire il futuro della nostra isola. Una proposta da difendere ad ogni costo al tavolo con le altre Regioni.
Con cortese preghiera di diffusione e pubblicazione
La scheda
I Numeri della PAC
Dotazione finanziaria annuale ITALIA: 4.125.100.000 euro
Dotazione finanziaria annuale SARDEGNA: 162.682.484 euro
SAU SARDEGNA: 1.152.757 ha
Premio medio per ettaro SARDEGNA: 141 euro/anno
19 Gennaio 2013
NUOVA PAC: LA SARDEGNA ELABORI UNA PROPRIA PROPOSTA