2 Agosto 2024
LINGUA BLU, CAPI MORTI NECESSARI INTERVENTI PER SOSTENERE SETTORE CON ANTIPARASSITARI

Cresce la preoccupazione per l’aumento dei casi di lingua blu in Sardegna e, in particolare, nel Sulcis dove si stanno registrando già decine di focolai. Un problema molto forte in questi giorni e tanto sentito dagli allevatori per un fenomeno che può mettere a rischio il comparto nelle aree più colpite e perchè si somma ai problemi legati alla siccità.

COLDIRETTI. “Siamo fortemente preoccupati soprattutto perché si tratta del sireotipo 3, molto più virulento e sul quale non esistono vaccini - sottolineano Giorgio Demurtas e Luca Saba, presidente e direttore Coldiretti Cagliari - per tamponare il fenomeno è necessario che si attivino in fretta tutte le procedure per sostenere gli allevatori per l’acquisto e somministrazione degli antiparassitari - continuano - bisogna fare tutto il possibile per limitare i contagi sperando di non dover fare la conta dei danni nelle prossime settimane”. Anche perchè con i focolai in azione già a inizio agosto (statisticamente i casi si diffondono più a fine mese) il rischio è che proprio i danni aumentino in attesa dei freddi autunnali.

IL GRIDO DEGLI ALLEVATORI. “Abbiamo già subito perdite di capi e constatiamo l’aumento dei casi di aborto. Dopo la siccità che ci sta mettendo in crisi questa esplosione dei casi di lingua blu sta mettendo seriamente a rischio i nostro lavoro - dice Mattia Montalbano, allevatore di Fluminimaggiore - i sintomi sono stati evidenti da subito, purtroppo li conosciamo da anni e abbiamo subito allertato le Asl che sono venute e hanno constatato la positività dei capi. La situazione si sta aggravando perchè siamo da settimane senz'acqua e siamo costretti a portarla con le autocisterne - aggiunge - veder perdere il frutto del proprio lavoro è davvero deprimente e con gli aborti in atto il tutto si aggrava un ulteriore perdita. Il nostro futuro produttivo è a rischio perchè si sta compromettendo la nuova campagna”.

GRAVI PERDITE. Non c’è pace nemmeno a Iglesias. “Da una settimana l’epidemia ha ripreso a viaggiare e con il stereotipo 3 purtroppo non si scherza perchè è molto contagioso. Abbiamo registrato capi morti e altri sono malati, siamo molto preoccupati - aggiunge Salvatore Peddis, allevatore di Iglesias - chiediamo che ci possano venire incontro con antiparassitari e poi cerchiamo di capire i danni reali che avremo. Bisogna tamponare con le forniture oggi perché i costi che stiamo sostenendo sono alti e si sommano agli altri problemi che abbiamo come la siccità - conclude - con l’epidemia già oggi vediamo a rischio tutta la stagione prossima, sia sugli angeli che sul latte e per il mancato reddito. La velocità di intervento è tutto, noi stiamo tamponando ma i prodotti sono costosi e speriamo in un aiuto”.