5 Febbraio 2014
I VITICOLTORI DI MOGORO SI PREPARANO PER LA NUOVA PAC

Tema conduttore le opportunità offerte dalla nuova PAC, con particolare attenzione all’OCM Vino.
Alfonso Orefice, Responsabile PSR Coldiretti e Giuseppe Casu, Responsabile Regionale CAA Coldiretti, hanno illustrato ai presenti le linee di azione e i finanziamenti in fase di definizione (tutto il percorso si chiuderà entro luglio) della nuova Politica Agricola Comunitaria.
 In particolare si è trattato il tema legato all’OCM Vino. Tre le sostanziali novità del Piano: a partire dal 2016 le attuali quote di impianto scompariranno definitivamente, per lasciare il posto alle autorizzazioni gratuite per i nuovi  vigneti (o anche per quelle storiche), con una validità di tre anni, non più cedibili a terzi ma utilizzate solo ed esclusivamente dal beneficiario (si eviterà così il mercato delle quote oggi fortemente praticato); anche i vigneti potrebbero beneficiare di un premio unico, vera novità per il settore. La ristrutturazione dei vigneti potrà, infine,  riguardare anche gli aspetti fitosanitari e si prevede anche l’estensione anche dell’OCM Vino sulla promozione sui mercati interni.
Aspetti che gli agricoltori di Mogoro hanno colto in modo positivo, in quanto la Cantina Il Nuraghe di Mogoro rappresenta una delle due cantine sociali ancora presenti nel territori. Le nuove prospettive renderanno più competitive le aziende, sia sotto l’aspetto commerciale, che su quello produttivo. Non sono mancate anche le considerazioni critiche sia sul nuovo modello che sul futuro della stessa viticoltura.
Coldiretti, attraverso il Direttore Ermanno Mazzetti, ha colto le istanze dei produttori per calare nel territorio le esigenze palesate dai viticoltori, i quali hanno partecipato al dibattito in modo costruttivo e vivace.
Il Vice Presidente Regionale Coldiretti Efisio Perra ha chiuso i lavori rimarcando il ruolo stesso dei produttori nella costruzione della nuova PAC e PSR. Evidenziando un percorso dove la cooperazione attiva tra Imprese consente al valore aggiunto delle merci di rimanere sui campi, un esempio classi quello del pomodoro “Io Sono Sardo” e rivendicando le battaglie che Coldiretti sta portando avanti per affermare il made in Italy e la tutela e valorizzazione delle nostre produzioni.