Trasformare la lana di pecora da ”scarto” ad occasione di integrazione al reddito per le imprese agricole. E’ questa la mission con cui, nel 2011, Coldiretti Sardegna ha promosso la nascita dell’Associazione “Sa Lana Nostra”.
L’iniziativa ha da subito riscosso un eccezionale successo in tutta la Sardegna, con il coinvolgimento delle cooperative lattiero-casearie, di gruppi e associazione di pastori e allevatori, e tantissime imprese singole, mettendo in moto un meccanismo in grado in breve tempo di far ripartire un microsettore economico, come quello della lana, che negli ultimi anni era stato praticamente abbandonato causa della scarsa remunerazione.
Proprio nel 2011, a distanza di soli sei mesi dalla sua nascita, l’associazione “Sa Lana Nostra” ha collocato sul mercato circa 3mila quintali di lana di pecora proveniente da oltre 400 aziende principalmente della provincia di Sassari, ma con un bel gruppo di tutta l’isola, generando un business di quasi 400mila euro.
LA SCHEDA
Dati generali
Nascita associazione: 2011
Dati campagna 2011
Aziende aderenti 2011: oltre 400
Lana collocata sul mercato nel 2011: circa 3000 quintali
Prezzo: oltre 1 euro/kg
Dati campagna 2012
Aziende aderenti 2012: oltre 1000
Lana raccolta 2012: circa 4500 quintali
Prezzo: trattative in corso
Campagna 2013:
Si avvia la raccolta per il 2013. L’associazione, ormai prossima alla trasformazione in cooperativa, fa parte della compagine vincitrice di un progetto comunitario con capofila il CNR: questo consentirà di investire in macchinari per internalizzare alcuni processi di lavorazione. Inoltre si sta vagliando il mercato per altri sottoprodotti quali ad esempio le pelli.
Dimensioni del mercato
Si tratta del mercato di un sottoprodotto dell’allevamento e, in tal senso, i numeri non sono stratosferici: se tutta la lana Sarda venisse pagata come nel 2011, si tratterebbe di un mercato di circa 6 milioni di euro; d’altra parte, ai prezzi ante 2011, il montante complessivo si aggirerebbe attorno ai 3 milioni di euro. In tal senso l’integrazione al reddito per le imprese sarde si aggirerebbe attorno ad una media variabile tra i 200 ed i 400 euro.
Il senso dell’iniziativa va oltre il reddito all’impresa e sottende il significato più ampio dei progetti che Coldiretti sta mettendo in campo. Queste progetti vedono l’impresa agricola protagonista non solo della fase produttiva, ma anche di quella della commercializzazione. Questo nuovo approccio, che ha tra i suoi momenti fondanti la ricerca del mercato migliore, sta consentendo alle imprese agropastorali sarde una migliore remunerazione del latte e degli altri prodotti dell’allevamento. E’ in questa chiave che va letto il fatto che le trattative per la “campagna lana” 2012 sono ancora aperte: il prodotto non è deperibile, per cui gli allevatori che hanno aderito all’iniziativa hanno a disposizione il tempo necessario per chiudere la partita nel migliore dei modi, scegliendo il mercato più remunerativo senza svendere il prodotto.