Un intervento della Regione per garantire ai prodotti sardi continuità nei trasporti marittimi verso la penisola in questi giorni di festa, così importanti per le vendite del settore agricolo e agroalimentare della regione. Coldiretti Sardegna scrive all’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, una lettera con la quale chiede all’esecutivo di mettere in campo un intervento utile a consentire alle merci sarde di potersi imbarcare con certezza sulle navi e arrivare nei mercati nazionali ed esteri. Da giorni, infatti, produttori e trasportatori lamentano le difficoltà sugli imbarchi nelle navi a causa delle difficoltà nel trovare posti disponibili rispetto alle necessità dei flussi delle merci.
ALLARME. Proprio in queste ore gli autotrasportatori hanno sollevato con forza un problema che si ripete da tempo sotto le festività. “Ogni qualvolta siamo in prossimità di una festività i nastri camion stanno fermi e non possono imbarcarsi perché le navi sono piene e danno priorità ai turisti - lamenta Andrea Manca, uno dei soci fondatori della Agro Mediterranea Group, società specializzata di fornitura di prodotti agricoli alla Gdo - è giusto dare la possibilità ai turisti di arrivare nell’isola, ma è altrettanto importante che le nostre merci, specie quelle facilmente deperibili, possano imbarcarsi per arrivare nei mercati fuori Sardegna - conclude - abbiamo necessità di avere posti garantiti sulle navi o un aumento delle tratte”.
COLDIRETTI. Allarme dei produttori e autotrasportatori ancora una volta fatto proprio da Coldiretti Sardegna. “Abbiamo già segnalato all’assessore un problema che anche quest’anno rischia di arrecare gravi danni alle aziende agricole sarde - dice il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu - è necessario un intervento immediato per permettere ai nostri prodotti di arrivare nelle tavole di tutta Italia, e non solo, soprattutto in periodi così importanti per le vendite”. Anche per il direttore di Coldiretti, Luca Saba, il problema rischia di gravare su aziende già colpite da problemi atavici legati ai trasporti. “È necessario garantire alle nostre imprese le stesse condizioni di competitività delle altre realtà nazionali ed estere - sottolinea il direttore - non si può pensare che oltre alle difficoltà legate all’insularità i produttori sardi paghino anche questo ulteriore gap”.