6 Giugno 2013
COLDIRETTI: LA POLITICA SI IMPONGA SUL PROGETTO ELEONORA

E’ indubbiamente corretto partecipare al confronto tecnico, e anche Coldiretti, profondamente contraria al progetto, dirà la sua.
 
C’è però un nodo da sciogliere: è corretto che la politica appalti ai tecnici una decisione cosi importante per un intero territorio?
 
Da anni diciamo che la Sardegna ha necessità di un nuovo Piano di Rinascita, ossia di un progetto che declini le strategie per quella che sarà la “Sardegna del futuro”.
Si tratta di capire in che direzione far sviluppare la nostra Isola, in un disegno complessivo che deve essere il frutto di un’attenta analisi delle economie sostenibili dai territori della Sardi.
In altri termini, si tratta di comporre un mosaico, di avere una visione di insieme, a partire dalle peculiarità e dalle potenzialità dei nostri territori.
 
Ed ecco allora il perché del no di Coldiretti al Progetto Eleonora. Non si tratta di un no alla ricerca del gas in se, ma alla ricerca del gas ed alla sua estrazione nel contesto territoriale, ambientale produttivo e sociale di Arborea.
 
Siamo davanti infatti ad uno dei pochi territori che, nonostante l’assenza di indirizzi “politici”, ha scelto la propria vocazione ed ha canalizzato gli investimenti in quella direzione. Arborea infatti è oggi un polo di eccellenza dell’Agroalimentare Sardo di qualità, un polo nel quale gli investimenti privati, unitamente a  quelli pubblici, hanno creato un sistema economico che mette in sinergia cooperative ed aziende private. Un sistema che ha scelto la propria specializzazione, insomma, facendone l’elemento di benessere per un’intera comunità.
 
Per questi motivi il “Progetto Eleonora” non ha senso in quel contesto.
 
Come non avrebbe senso, nel caso si trovasse il petrolio davanti alla Costa Smeralda, immaginare di installare delle Piattaforme Petrolifere davanti ad un altro territorio che ha fatto tesoro della propria specificità connotandosi come il luogo dell’eccellenza del turismo di lusso.
 
Ma la decisione di non fare delle ipotetiche  piattaforme petrolifere in Costa Smeralda, o di non autorizzare l’estrazione del gas ad Arborea, di chi deve essere: dei tecnici o della politica?
 
Si parla tanto di tecnocrazia, ossia di scelte tecniche che governano sistemi in cui a decidere dovrebbe  essere la politica. Ebbene, il “Progetto Eleonora” rischia di essere l’ennesimo caso in cui la politica non usa la tecnica come “strumento di supporto” per le proprie decisioni, ma si fa sostituire dalla tecnica stessa appaltandole completamente scelte strategiche che invece debbono essere prima di tutto politiche.
 
E allora, la Politica Sarda come immagina il futuro di Arborea? Ritiene sensato farne un polo produttivo per il gas annullando anni di investimenti in direzioni diverse? Che Piano di Rinascita ha in mente per l’intera Sardegna?
 
Coldiretti, da parte sua, lotterà al fianco dei propri associati e del Comitato per il No, rivendicando per Arborea un futuro fatto di agroalimentare di eccellenza, tarato su un sistema che oggi genera oltre 200 milioni di euro di valore aggiunto. Un sistema che garantisce benessere per un intera comunità, e che non è per niente compatibile con l’estrazione del gas, e tanto meno con altre progettualità che ne snaturino la attuale vocazione economica.
 
Alla Politica, non a quella territoriale, che si è già ampiamente espressa, ma a quella regionale, Presidente della Regione e Consiglio Regionale in testa, Coldiretti chiede di dire NO al “Progetto Eleonora”, riconoscendo la necessità di preservare l’attuale indirizzo economico e produttivo di Arborea, in un disegno più ampio che delinei quella che sarà la Sardegna nei prossimi 50 anni.