Coldiretti chiede gli aiuti per le calamità naturali e l’esonero del pagamento dei contributi previdenziali
“Per eventi atmosferici eccezionali servono altrettanti interventi delle istituzioni”
L’eccezionale grandinata di lunedì scorso ha mandato in rovina il lavoro di un anno. Diversi territori dell’isola (dal Mandrolisai al Parteolla passando per il Montiferru e il Sulcis) sono stati colpiti da bombe d’acqua e grandinate fuori dal comune che hanno danneggiato le viti e le olive compromettendone la stagione.
“Ancora non è stato possibile stimare i danni - è il commento del vice presidente di Coldiretti Sardegna Efisio Perra - ma purtroppo possiamo già dire con certezza che le perdite sono ingenti. Sono bastati pochi minuti per pregiudicare il sudore e i costi di un anno. In particolare sono stati colpiti le viti e gli olivi, anche se ci sono stati segnalati danni pure per i frutteti e le ortive”.
“Un evento atmosferico eccezionale che richiede un altrettanto intervento delle istituzioni - è la richiesta del presidente regionale Battista Cualbu -. E’ necessario il riconoscimento degli aiuti previsti dalla normativa per le calamità naturali. Inoltre – dice riferito all’articolo 8 del decreto legislativo 102 del marzo 2004 – i Comuni interessati e la Regione devono attivarsi affinché il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e quello dell'Economia e delle Finanze riconoscano per quelle aziende agricole che hanno subito danni superiori al 30 per cento, l'esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l'evento, fino ad un massimo del 50 per cento”.