15 Marzo 2010
BUROCRAZIA REGIONALE, UN FRENO ALLO SVILUPPO DELL’AGRICOLTURA

La forte aspettativa tra gli imprenditori, reduci dalla misura del Por 4.9 - che ha visto finanziate solo il 30% delle oltre 5 mila istanze presentate nel bando 2006 – si è tradotta nella presentazione circa 2000 domande rispetto ad una dotazione finanziaria che garantisce le risorse per poco più di 600 proposte di investimento.
“Si sta rilevando l’ennesima chimera anche per l’incredibile lentezza dell’iter istruttorio. La semplice pubblicazione della graduatoria, rispetto ai 15 giorni previsti da bando, ha sempre richiesto oltre i 45 giorni di tempo”, aggiunge Mario Coni. “Tra chiarimenti e circolari non si riesce ad interpretare e dare risposte alle imprese che vogliono investire migliorando la propria competitività aziendale. Ancora una volta la burocrazia regionale frena e soffoca la voglia di investire e scommettere su un nuovo modello di sviluppo agricolo implementando procedure pubbliche farraginose e complesse”.
Il leader dei giovani sardi di Coldiretti chiede la semplificazione delle procedure amministrative. “Occorre diminuire il più possibile il tempo che intercorre tra la presentazione delle domande e il momento del finanziamento, così da consentire alle imprese di programmare e realizzare gli investimenti in funzione delle opportunità offerte dal mercato, dall’organizzazione aziendale e dei cicli produttivi”.
“Grida vendetta”, conclude Mario Coni, “che sia sempre l’impresa agricola a pagare a caro prezzo i ritardi della Regione