Nove milioni e mezzo di euro di fondi già stanziati per sostenere le aziende agricole sarde a causa delle ripercussioni della guerra in Ucraina, oggi rischiano di non essere spesi e 4 mila e 725 domande rischiano di non poter avere tutte le risorse promesse. È il quadro attuale sui ristori che la Regione, dopo la serie di battaglie e pressioni di Coldiretti Sardegna negli ultimi anni, aveva stanziato per far fronte proprio ai forti rincari che avevano colpito le aziende agricole della Sardegna a causa degli effetti della guerra Russia-Ucraina.
I FONDI. Una ingente somma di fondi previsti all’interno dei 30 milioni di euro stanziati per questa misura e che a causa della sovra stima delle superfici interessate da parte della Regione, che non teneva conto del dato presente nei fascicoli aziendali, rischiano ora di non entrare nelle disponibilità delle aziende. Una beffa che porterebbe a non spendere cifre importanti per la sopravvivenza delle imprese agricole isolane martoriate anche dai gravi effetti di siccità e danni da fauna selvatica. Eppure proprio Coldiretti Sardegna aveva da tempo avvisato dei possibili problemi che ora si stanno verificando e a pagarne le conseguenze potrebbero essere proprio gli agricoltori sardi.
COLDIRETTI SARDEGNA. "L’assessorato dell’Agricoltura deve farsi carico subito di quanto discusso nelle tante riunioni fatte in questi mesi e deve rivedere subito a rialzo gli importi unitari per ettaro e garantisca che tutte le risorse stanziate arrivino nelle tasche degli agricoltori - precisa il presidente Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu - il mondo agricolo sardo non può permettersi di perdere quei 9,5 milioni di euro previsti già e che devono essere assegnati subito. Ogni soldo perso è un passo ulteriore verso la chiusura delle nostre aziende”.
“A causa del metodo di calcolo scelto dalla Regione e nonostante le tante nostre sollecitazioni in tutti i tavoli di concertazione per rivedere questi criteri, si rischia oggi di perdere un terzo di quelle importanti risorse tanto attese dai territori e ora non impegnate - incalza il direttore Coldiretti Sardegna, Luca Saba - non ci possiamo permettere di perdere così tanti soldi, soprattutto in un momento cosi difficile come quello attuale, davanti alla crisi legata alla siccità o ai danni da fauna selvatica. Le aziende sarde non possono aspettare”.
IL BANDO. I 30 milioni di intervento pubblico per le aziende isolane colpite dal rincaro dei prezzi e costi aziendali per via degli effetti della guerra in Ucraina erano arrivati dopo una serie di battaglie e iniziative di Coldiretti Sardegna messe in campo per sostenere le aziende agricole e di allevamento dell’isola. Una azione che aveva portato allo stanziamento da parte della Regione di queste ingenti risorse, in serie, 20 milioni di euro nel dicembre 2022 e dopo una lunga attesa non priva di ulteriori pressioni Coldiretti Sardegna, ulteriori 10 milioni nell'ottobre 2023 per arrivare a 30 milioni di euro. I fondi erano previsti in favore dei settori non zootecnico tra agrumicolo e frutticolo, orticolo e cerealicolo, viticolo, olivicolo e apistico.