a) La contraddizione tra l’impegno sottoscritto ad erogare ad ogni azienda agropastorale della Sardegna 2.500,00(oggi sembrerebbero già 3.000,00) euro all’anno e i soldi realmente stanziati nel disegno di legge che sono solo 10 milioni, ovvero un quarto di quanto servirebbe;
b) La scomparsa dei finanziamenti previsti dalla Regione per il ritiro del Pecorino Romano che di fatto farebbe rimanere i magazzini pieni annullando qualsiasi effetto positivo sul prezzo del latte riconosciuto ai pastori, che rimane il primo obiettivo della vertenza;
c) Il completo affossamento della trattativa sull’ accordo sul prezzo del latte. Dai tavoli interprofessionali non è arrivato alcun segnale di disponibilità per un aumento di prezzo. Anzi!!. Chiedersi a quale titolo si elargiscono risorse ad un sistema di filiera che rappresenta la principale causa della crisi senza preoccuparsi di fargli assumere qualche impegno per il futuro ci sembra non solo legittimo ma doveroso.
“Per il senso di responsabilità’ che ha da sempre caratterizzato il nostro agire non vogliamo essere alibi per nessuno ne’ tantomeno che l’iter legislativo subisca rallentamenti - affermano Coldiretti e Cia - desideriamo ancora una volta chiarezza che ad ora non e’ ancora arrivata.
10 Novembre 2010
Apprendiamo con stupore di essere stati convocati ad un incontro con il Presidente Cappellacci previsto per le ore 19,00 odierne!!