Un’Europa diversa più democratica e vicina alle esigenze di cittadini e imprese. Perchè l’agricoltura europea è a un bivio e il rischio è quello di smantellare un settore produttivo fondamentale per garantire cibo, lavoro e sicurezza alimentare. È contro questa deriva, frutto delle scelte dell’attuale Commissione europea affidata a una visione tecnocratica e distante dai territori che anche Coldiretti Sardegna, giovedì 18 dicembre, sarà in piazza a Bruxelles con la grande mobilitazione Coldiretti che ribadirà che “non è questa l’Europa che vogliamo".
Anche dall’Isola partirà una folta rappresentanza di Coldiretti Sardegna che si unirà alle migliaia di agricoltori provenienti da tutta Italia per lanciare un messaggio chiaro alle istituzioni comunitarie. L’Europa è un pilastro per tutti ma deve tornare a difendere i propri cittadini e l’agricoltura in primis come bene primario e strategico. Al centro della protesta c’è il piano che prevede il taglio di 90 miliardi di euro dalla Politica Agricola Comune, con 9 miliardi sottratti all’agricoltura italiana, una scelta che colpisce direttamente i redditi degli agricoltori, le produzioni e la sicurezza alimentare dei cittadini. A questo si sommano le importazioni senza reciprocità, l’assenza di vere tutele per il cibo europeo e una politica che, secondo Coldiretti, equivale a un abbandono consapevole dell’agricoltura e della sovranità alimentare dell’Unione.
Coldiretti Sardegna sarà parte attiva di questa mobilitazione per chiedere un cambio di rotta netto un’Europa capace di difendere chi ogni giorno produce cibo e tutela il territorio.