Coldiretti Sardegna, a margine del Summit sulla Riforma della PAC che si è tenuto a Roma presso la Sede della Coldiretti, esprime un primo giudizio positivo sull’orientamento illustrato dal Commissario Europeo dell’Agricoltura Ciolos per una PAC più equa tra i diversi paesi europei che va nella direzione di riequilibrare le risorse tra Nord e Sud dell’Europa.
Rimangono delle criticità che devono essere oggetto del negoziato che lo Stato Italiano e la Regione Sardegna devono portare avanti in sede comunitaria:
scongiurare il taglio 1,4 miliardi di euro per il periodo di programmazione 2014-2020 ed un ammontare annuo di 240 milioni di euro rispetto al 2013 (-6%), difendendo un’agricoltura ed una pastorizia in grado di garantire sicurezza alimentare, biodiversità e produzioni di qualità;
Non può essere l’Italia a pagare da sola quasi un terzo del ammontare delle risorse spostate verso la convergenza tra i paesi UE (molto meno di Francia e Germania);
definire in maniera più selettiva gli agricoltori attivi, che devono essere gli agricoltori professionali che lavorano e vivono di agricoltura e pastorizia.
Sulla definizione di agricoltori attivi il Presidente della Coldiretti Sergio Marini, contestando l’attuale orientamento di Ciolos, ha dichiarato“No ad un’agricoltura da salotto ed alle rendite fondiarie di chi non vive di agricoltura!!”
30 Novembre 2011
LE RISORSE DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA SOLO A CHI LAVORA E VIVE DI AGRICOLTURA E PASTORIZIA