“La presenza della fauna selvatica è fuori controllo. In questo territorio c'è un carico eccessivo di cervi, ben tre volte maggiore rispetto alla media europea: 28 capi per km quadrato rispetto ai 7 di media europea”.
Lo ha detto questa mattina ad Arbus il direttore di Coldiretti Cagliari Vito Tizzano nel convegno promosso dall'associazione sulle problematiche della fauna selvatica, dal quale è emersa una situazione ormai al limite che richiede risposte immediate.
“Questo fenomeno – ha detto il commissario dell'Ente foreste Giuseppe Pulina – è dovuto anche allo spopolamento della Sardegna che sta portando ad un aumento vertiginoso della superficie boschiva. Negli anni '40 occupava il 13 per cento, ed era la più bassa d'Europa, oggi siamo al 52 per cento”.
Il tema è di quelli sentiti e che stanno preoccupando gli agricoltori e gli allevatori del territorio. “Siamo disperati, la situazione è insostenibile: ci stanno mettendo sul lastrico – è stata la testimonianza di Tommasina Littarru che conduce con il marito una azienda zootecnica: “ci stanno distruggendo i pascoli e le recinzioni. Siamo invasi dai cervi, bestie enormi: i maschi pesano oltre il quintale, le femmine 80 kg”.
“Creano danno alle colture e agli orti, ci portano le zecche e causano incidenti” ha aggiunto Sergio Sanna.
“E' una problematica che riguarda tutta la regione – ha detto il direttore regionale della Coldiretti Luca Saba –. La nostra filosofia è quella di ascoltare il territorio, sentire i soci. Serve snellire e semplificare ed avere un unico referente – ha aggiunto Luca Saba -. Inoltre ci deve essere certezza sui numeri e sui danni”.
A nome della Regione è intervenuto Antonio Solinas, presidente della Commissione Ambiente. “In consiglio ci sono due proposte di legge – ha detto -, stiamo lavorando perché si regolamenti l’argomento in maniera equilibrata e in modo da dare risposte al mondo agricolo”.
Le conclusioni, dopo un lungo dibattito, sono state affidate al presidente di Coldiretti Cagliari Efisio Perra. “L'argomento è complesso e richiede approfondimenti ma soprattutto scelte da parte della politica” ha premesso prima di avanzare delle proposte.
“Bisogna de-popolare i territori dove è maggiore la presenza dei capi, e dove necessario occorre anche aprire agli abbattimenti controllati”.
Inoltre ha proseguito “gli indennizzi devono essere efficaci e funzionali per questo sarebbe necessario attivare dei percorsi assicurativi”.
“Sulla fauna selvatica – ha concluso rivolto alla Regione - occorre riporre l'attenzione che merita e dare subito delle risposte, in caso contrario con l'azione sindacale di Coldiretti porteremo avanti le nostre rivendicazioni con la mobilitazione”.