Coldiretti accetta le sfide in nome dei pastori
Nel 2010 – 2011 quando la remunerazione del latte crollò a 0,63 centesimi al litro, proponemmo soluzioni ad un sistema, quello della trasformazione privata, che ci sbattè la porta in faccia con un telegrafico “nessun accordo può essere trovato sul prezzo del latte perché è frutto delle dinamiche del mercato”.
Abbiamo accettato la provocazione, abbiamo lavorato, e continuiamo a lavorare, sulle leggi che regolano il mercato.
La nostra linea di azione fu quella di andare alla ricerca di quei mercati che meglio remuneravano il nostro latte: abbiamo aperto nuovi canali commerciali oltre l’isola.
Con la nostra assistenza si costituirono dei gruppi di vendita che vendettero il proprio latte ad imprenditori extraisolani. Il risultato fu non solo una remunerazione superiore al “prezzo di piazza” nostrano (75 centesimi a fronte dei 63 sardi) ma anche la rottura del “regime di monopolio”: in seguito alla firma dei contratti extraisolani si registrò un incremento del prezzo anche in Sardegna, passato dai 63 di gennaio ai 68 di febbraio per poi chiudere a 69.