“L’inversione delle stagioni di quest’anno – commenta preoccupato il presidente regionale della Coldiretti Battista Cualbu - con un’estate autunnale ed un autunno estivo, sta causando non pochi problemi di carattere ambientale ed economici per i contadini e gli allevatori. A settembre e ottobre le precipitazioni registrano un meno 90% rispetto alle medie stagionali in tutto il territorio isolano. E’ un clima impazzito – continua - dove da una parte ci siamo noi con i terreni aridi e dall’altra il Nord Italia che fa la conta dei danni per i disastri provocati dall’ondata di maltempo”.
Con la prolungata siccità i costi di produzione sono in continua crescita: consumi molto più alti di acqua, mangimi e fieno; raccolti più scarsi e meno maturi, assenza di erba.
“Il bollettino che arriva dai produttori non è roseo – comunica Luca Saba, direttore regionale della Coldiretti – e per molti si sta compromettendo tutta l’annata. La vendemmia non è stata delle migliori dal punto di vista quantitativo, lo stesso si preannuncia per la raccolta delle olive e castagne. Aumentano le spese per gli ortaggi e la frutta”.
“Le condizioni climatiche penalizzano anche i pastori – concludono Battista Cualbu e Luca Saba – che si vedono costretti ad integrare le scorte di mangime e fieno visto che le pecore stanno iniziando a figliare senza che ci sia un filo d’erba. Anche per questo continuiamo a sollecitare la Giunta regionale affinché liquidi immediatamente gli indennizzi per la lingua blu. Soldi che ai pastori farebbero comodo nelle proprie tasche e non fermi nelle casse burocratiche regionali”.