Questo è il momento più opportuno per attivare la campagna di vaccinazione contro il virus della Blue Tongue tra gli allevamenti bovini della Gallura». Non usano mezzi termini Giambattista Manduco, presidente appena eletto di Coldiretti Gallura e, Pietro Greco, direttore provinciale dell’organizzazione di categoria, nell’indicare l’unica strada che possa garantire la possibilità di reddito per gli allevatori del nord est Sardegna. Lo fanno alla vigilia di una importante assemblea che si svolgerà il prossimo martedì 30 gennaio a partire dalla 10,30 presso l’Aula Consiliare del comune di Aggius durante la quale si affronterà proprio la questione dei vaccini. All’incontro sono stati invitati i responsabili dei servizi veterinari della Asl di Olbia e i vertici dell’assessorato regionale alla Sanità. Parteciperanno inoltre Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna. «Non vogliano – spiegano i responsabili di Coldiretti Gallura - che, come ogni anno, ci sia il rischio che esaurire in poche settimane le dosi vaccinali, proprio a ridosso della primavera. Già lo scorso anno – ricordano – Coldiretti denunciò il rischio di inutilizzo delle dosi vaccinali a causa della scadenza troppo ravvicinata, l’ennesimo ostacolo – concludono – alla normale gestione delle nostre aziende».
Il problema dei vaccini per gli allevamenti bovini galluresi si somma ad una situazione che, nei giorni scorsi, Coldiretti Sardegna ha definito «gravissima». «Occorre immediatamente un intervento della Regione Sardegna per ristorare i capi morti nelle decine e decine di aziende ovine che hanno subito i danni. Le aziende sono allo stremo», ha dichiarato il Presidente della Coldiretti Sardegna Battista Cualbu, circa la drammatica situazione creata nelle aziende dalla diffusione della Blu tongue.
La Sardegna rischia di vivere il dramma di un decennio fa, dove in poco tempo la malattia, allora sconosciuta, causò decine di migliaia di capi morti ed abbattuti per il diffondersi del virus ed il blocco pressoché totale della movimentazione dei capi bovini. Da allora la situazione è cambiata nel tempo con una progressiva diminuzione della diffusione del virus. Quest’anno però le persistenti temperature elevate anche in autunno hanno fatto si che in presenza del sierotipo 1 del virus, la blu tongue si diffondesse ancora una volta pesantemente nelle campagne.
Per quanto riguarda il settore ovino, il bilancio è drammatico: in pochi mesi, i capi morti ed abbattuti sono arrivati ad essere 9mila ma gli accertamenti ancora in corso sembra che portino questo numero a oltre diecimila, con danni per oltre 2 milioni di euro. Le aziende colpite sono circa 600.
«La Regione Sardegna – prosegue Cualbu - aveva rassicurato tutti gli allevatori sui ristori per le morti dei capi e per i mancati redditi: ora chiediamo che si faccia chiarezza per indicare quale assessorato regionale abbia la competenza per provvedere agli indennizzi. Considerata la situazione che si è venuta a creare nel 2012 – proseguono Cualbu e Saba - riteniamo che nel 2013 ci possa essere una recrudescenza della malattia: Coldiretti è disponibili a collaborare ma chiediamo che la Regione attivi immediatamente una unità di crisi per affrontare i problemi della lingua blu, senza dimenticare i danni già causati dal virus di Schmallenberg già ampiamente diffuso nelle campagne sarde con aborti e morte dei capi »
Nell’assemblea di martedì ad Aggius verrà quindi ribadito ai vertici della Regione un intervento immediato nei confronti delle aziende sia per arginare la blu tongue ed il virus di Schmallenberg, ma anche la tempistica della campagna di vaccinazione 2013.
23 Gennaio 2013
COLDIRETTI: « BLUE TONGUE, ANCHE PER IL 2013 GRAVI RITARDI PER LA CAMPAGNA VACCINALE»