Ci complimentiamo con l’ICQRF di Cagliari (Ispettorato centrale tutela qualità e repressione frodi) e la Guardia di Finanza per l’azione congiunta che ha portato al sequestro di vino spacciato come Cannonau di Sardegna, Vermentino di Sardegna e IGT Isola dei Nuraghi” – è il commento di Marco Scalas Presidente di Coldiretti Sardegna alla notizia del sequestro di 2500 hl di falso vino a denominazione d’origine – “Siamo di fronte all’ennesimo inganno per i consumatori che causa danni economici e di immagine alla produzione ed al mercato del “vero vino sardo” e per questo siamo i primi a chiedere controlli seri perchè i veri danneggiati sono i produttori che subiscono una concorrenza sleale”.
Coldiretti Sardegna ricorda come il fenomeno della pirateria agroalimentare è diffusissimo sia a livello nazionale che internazionale: si tratta di prodotti che poi si trovano negli scaffali delle catene distributive nei mercati internazionali ma anche nazionale e regionale a fare concorrenza alla nostra produzione.
“Le DOC e le IGT rappresentano il principale strumento comunitario per identificare e distinguere le produzioni enologiche legate ai territori e tutelarle dalle imitazioni, ma occorre che il sistema dei controlli e della vigilanza funzioni per scongiurare il rischio che prenda il sopravvento l’agripirateria” - evidenzia Luca Saba Direttore di Coldiretti Sardegna “ dobbiamo credere nella valorizzazione di una filiera vitivinicola firmata dai produttori, basata sulla trasparenza lungo la filiera, sul legame con il territorio di origine, tutelando un tessuto produttivo fatto di viticoltori che contribuiscono a veicolare l’immagine della Sardegna in tutto il Mondo”.
“La sfida è quella di mettere a valore l’identità e la qualità dei nostri vini – conclude Marco Scalas – “l’identità e la distintività territoriale saranno sempre di più il valore aggiunto in un mercato globale e noi non dobbiamo svenderle!”.
9 Luglio 2012
Falso Cannonau e Vermentino di Sardegna